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Iata: cargo aereo a livelli pre-covid a luglio, ma rallenta rispetto al 2021
Il cargo aereo continua a viaggiare anche a luglio vicino ai livelli pre-covid (-3,5%) rispetto a luglio 2019, anche se i dati mostrano una diminuzione del 9,7% rispetto a luglio dello scorso anno. “L’air cargo si sta avvicinando ai livelli del 2019, anche se ha fatto un passo indietro rispetto alle prestazioni straordinarie del 2021 – ha sottolineato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. La volatilità derivante dai vincoli della supply chain e dall’evoluzione delle condizioni economiche ha visto i mercati cargo muoversi lateralmente da aprile. I dati di luglio ci mostrano che il trasporto aereo di merci continua a reggere, ma come nel caso di quasi tutte le industrie, dovremo osservare attentamente gli sviluppi economici e politici nei prossimi mesi”.
La Iata fa anche notare che i nuovi ordini di esportazione, un indicatore principale della domanda di merci, sono diminuiti in tutti i mercati, ad eccezione della Cina che ha iniziato una forte tendenza al rialzo a giugno. Inoltre, la guerra in Ucraina continua a compromettere la capacità di carico utilizzata per servire l’Europa, poiché diverse compagnie aeree con sede in Russia e Ucraina sono state attori chiave del trasporto merci. Il commercio globale di beni ha continuato a riprendersi nel secondo trimestre e l’ulteriore allentamento delle restrizioni Covid-19 in Cina stimolerà ulteriormente la ripresa nei prossimi mesi. Il trasporto marittimo sarà il principale beneficiario ma anche il trasporto aereo di merci è destinato a ricevere una spinta.
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