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Investire in salute mentale offre vantaggi economici


Secondo uno studio che fa pressing sulla gestione del rischio

La sensibilità sui temi della salute mentale nel settore dell’aviazione è in aumento ma c'è bisogno di prevenzione. È quanto afferma il gruppo di lavoro Human Factors della Royal Aeronautical Society (Ras), l'associazione professionale che si dedica al mondo all'industria aerospaziale ed aeronautica. Un tema divenuto prioritario nel settore dopo la tragedia del volo Germanwings 9525, velivolo A-320/200 fatto precipitare deliberatamente dal pilota, uccidendo 150 persone, il 24 marzo 2015 (vedi AVIONEWS). 

"Mentre l’industria sta facendo di più per sostenere il personale che sta già affrontando problemi di salute mentale, permane una mancanza di sistemi di gestione del rischio psicosociale per prevenire l'insorgere di problemi", afferma l’amministratore delegato dell'associazione, David Edwards.

Lo studio di Ras afferma che un "approccio coerente" alla gestione ed alla mitigazione della salute mentale del personale influenzerebbe positivamente le aree chiave del sistema dell’aviazione civile. Il gruppo Human Factors si chiede se tali rischi possano essere monitorati e quantificati attraverso la valutazione psicologica del personale, al fine di migliorare le strategie di gestione. 

"Esiste un insieme di prove che dimostrano che investire in programmi di salute mentale e benessere genera un ritorno positivo sull’investimento, come mostrano dati provenienti da settori non aeronautici a livello globale", afferma il documento, citando analisi di organizzazioni tra cui Deloitte e McKinsey. Il gruppo spera che questo studio possa contribuire a sviluppare una risposta più strategica ed olistica alla gestione dei rischi, in particolare il "burnout".

 

 

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